mercoledì 20 gennaio 2016

Il "Primo Cavaliere" del Verdicchio

SEMINARIO PERMANENTE LUIGI VERONELLI 

"così scriveva il 6 Dicembre 2010 a proposito del Verdicchio Classico Superiore Doc Tenuta del Cavaliere 2008 ( Marchetti )"

Che grande il Verdicchio!!!!
Il Verdicchio dei Castelli di Jesi si sta rivelando, sempre con crescente convinzione, uno dei più grandi vini bianchi italiani.
Ha infinite capacità di adattarsi a diverse interpretazioni enologiche, diverse impostazioni produttive, diverse pratiche colturali rimanendo sempre se stesso, perfettamente riconoscibile, tanto ne sono nette e forti la personalità e l'identità.
I suoi caratteri organolettici di base risultano sempre distinguibili e di volta in volta capaci di adattarsi, modificarsi, connettersi, saldarsi ad altri dettagli, rifiniture, influenze.
Ieri sera, a conclusione del ciclo di degustazioni del lunedì, abbiamo testato tredici Verdicchio dei Castelli di Jesi - 10 Classico Superiore e 3 Classico Riserva - che ci hanno confermato la grandissima attitudine di questo vitigno a ben adattarsi anche alle annate un poco anomale e tanto calde come quella del 2008.
Un'annata iniziata con una primavera calda ma umida, e quindi con grandi problemi di sanità delle viti, e proseguita con una fine estate calda e siccitosa, e quindi con problemi di stress idrico, conclusasi, però, positivamente con una riduzione di produzione e con una buona maturazione anche fenolica dei grappoli.
Se la maggior parte dei Bianchi italiani si sta presentando sul mercato con i suoi 2009, è molto significativo che Jesi presenti solo ora i suoi 2008, a conferma di come dal Verdicchio nascano vini dal lungo respiro, in grado di esprimersi progressivamente per lungo tempo e che, proprio per questo motivo, hanno bisogno di tempo per maturare, per affinarsi, per rendersi più intriganti e complessi. Sarà dovuto alle marne calcaree del Miocene e alle argille marnose del Pliocene; sarà dovuto alle correnti appenniniche e alle brezze adriatiche; sarà dovuto ai caratteri genetici della varietà; sarà dovuto alla sapienza, sintesi perfetta tra sapere (tradizione) e scienza (rivoluzione), degli uomini che lavorano le vigne e di quelli che lavorano nelle cantine; sarà l'insieme di tutti questi fattori che crea quell'unico ed inimitabile terroir chiamato Verdicchio dei Castelli di Jesi, tanto affascinante che ci è venuta un'irrefrenabile voglia di andare a visitare questi paesaggi, ammirare queste terre ed annusare l'aria che le accarezza.
Su tutti i buonissimi vini assaggiati ieri sera, dal giudizio del pubblico si sono stagliati nettamente il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore TENUTA DEL CAVALIERE 2008 dell'Azienda MARCHETTI e il Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore BALCIANA 2008 dell'Azienda SARTARELLI : così lontani stilisticamente, così diversi per impostazione tecnica, ma così buoni da rendere difficile qualsiasi scelta esclusiva.

Un'esclusiva VINI&VIGNAIOLI per le Marche .

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Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc
Tenuta del Cavaliere ( vendemmia 2008 )

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