lunedì 31 luglio 2017

Robert Parker e Villa Sandi

Festeggiamo il nostro CRU con i 90 PUNTI di Robert Parker's (Wine Advocate) ovvero il CARTIZZE DRY - VALDOBBIADENE SUPERIORE DOCG di #VillaSandi.

PS Il fratello minore del #Cartizze #VignaLaRivetta Brut......

https://m.youtube.com/watch?v=erY37J01nPc&feature=youtu.be

#vinievignaioli #MonicaLarner #90punti #award #Cartizze #dry #Prosecco #wine #ValdobbiadeneSuperiore #Docg

domenica 30 luglio 2017

Questo accade in Valdobbiadene

Fatturato e presenza online delle prime 32 grandi aziende italiane, nel mondo del vino: qualcuno in #Valdobbiadene si difende" molto bene......

#vinievignaioli #prosecco #VillaSandi


sabato 29 luglio 2017

Scatti d'autore

Pic Giò Martorana: 72 mesi sui lieviti, 100% Pinot Nero, solo #DosaggioZero.
La #Farfalla di #Ballabio vista da un grandissimo fotografo.

lunedì 24 luglio 2017

Una nuova Doc

#DOCSERENISSIMA, OPERE METODO CLASSICO.

Il primo Metodo Classico trevigiano prodotto, da Villa Sandi in collaborazione con Jean Philippe Moulin (lo chef de cave di Ruinart) secondo il disciplinare della DOC SERENISSIMA, nata nel 2011.
#DOCSERENISSIMA è solo #VILLASANDI: per maggiori informazioni visitate il sito www.villasandi.it .

Uno splendido abbinamento? Lo Strolghino di Culatello.

#vinievignaioli #VillaSandi #OpereTrevigiane #OperaSerenissima #metodoclassico #JeanPhilippeMoulin

venerdì 21 luglio 2017

Champagne Devaux

Un terreno, una ditta, una donna... di carattere.

La Casa dello Champagne Devaux appartiene alla leggenda dello Champagne dal XIX secolo.
Fondata nel 1846 dai fratelli Jules e Auguste Devaux, è stata guidata e condotta al successo dalla vedova di uno dei fondatori, Madame Augusta Devaux, una donna di carattere, che ha saputo dirigere con energia e talento la propria impresa, tanto che, in suo onore, la Casa Devaux è stata poi chiamata Veuve A. Devaux.

Nel 1986 i suoi discendenti, allo scopo di perpetuare e di dare spessore internazionale alla Maison, la affidarono all’Unione Auboise, uno dei più grandi gruppi di produttori di Champagne, con più di 800 soci produttori e 1397 ettari di vigneti di proprietà. 
Oggi la Casa Veuve A. Devaux, immersa nel quadro magnifico del Manoir, è stata riportata al fasto e alla gloria delle origini.
I vigneti sono concentrati principalmente nella Côte des Bar, una delle quattro principali regioni dello Champagne.

Non vi sono grandi Case di Champagne senza grandi vigneti. Ogni Cuvée firmata Devaux deve il suo carattere essenziale ai 100 ettari di vigneto, situati nel cuore della Côte des Bar, dove si producono uno dei migliori Pinot Nero di tutta la denominazione. 
Nell’incanto di questo paesaggio ancestrale di valli e colline, i soci produttori sono orgogliosi di dedicare i propri sforzi e il proprio “savoir- faire” ad elevare tali nobili uve al livello di eccellenza che richiede il carattere di un grande Champagne.

Devaux, una distribuzione esclusiva di #VillaSandi.

Cliccate il link sotto e buona lettura, con un piccolo sforzo in quanto l'articolo (molto interessante) è in inglese.
https://www.thedrinksbusiness.com/2017/06/champagne-devaux-the-2009-grapes-were-perfect/

#vinievignaioli #Devaux #VillaSandi

mercoledì 19 luglio 2017

Il Gambero per antonomasia

L'unico Gambero Rosso al mondo senza solfiti.
L'unico al mondo con la certificazione Friend of the sea.
L'unico con il DNA controllato.

Rosso di Mazara, il Gambero con il cuore ❤️.
Rosso di Mazara e VINI&VIGNAIOLI su PU e RN.

#vinievignaioli #JolandadeColò #RossodiMazara #PaoloGiacalone #GamberoRosso #followredheart #MazaradelVallo #Sicilia #redprawn #flashfreezing #dnachecked #sulphitesfree

lunedì 17 luglio 2017

Ciao Domenico

Anche ora che Domenico Clerico ci ha lasciato, sconfitto, ma mai domo, al termine della sua lunga Battaglia contro il Male, non sono d'accordo con questo suo pensiero. 
«La differenza fra ‘modernisti’ e ‘tradizionalisti’ non esiste più. E se penso a botte piccola o botte grande, penso che il legno è lo strumento che ciascun produttore utilizza per fare un grande vino, seguendo la propria interpretazione personale».
Domenico Clerico…
Non ho mai amato i vini di Domenico, e l'ho detto e spiegato a chiare lettere, sfidando l'impopolarità e le regole dell'enologicamente corretto, ma con lui ho sempre avuto un eccellente rapporto umano, fatto di rispetto reciproco, di simpatia umana, di cordialità autentica, le volte che ci si incontrava.
E domani, alle 16, sarò, non potevo mancare, al suo funerale, a Monforte d'Alba.
Gli renderò omaggio, come ho fatto con gli indimenticabili Bartolo Mascarello, Giovanni Conterno, Baldo Cappellano, come ad un grande divulgatore della grandezza e della Leggenda del Barolo. 
Che la terra gli sia leggera... Invito tutti oggi ad alzare in calice di vino buono e sincero in ricordo di quell'uomo forte, coraggioso, tenace, che é stato Domenico Clerico... 
( tratto da Vino al Vino Le Mille Bolle Blog ) 

venerdì 14 luglio 2017

Luglio 2017: Kaltern

I vigneti nel mese di Luglio, i vigneti di #Kaltern.
#KellereiKaltern la più grande cantina in #AltoAdige.

#vinievignaioli #Kaltern #vinidellago #luglio2017






mercoledì 12 luglio 2017

The first "blauburgunder" by Kellerei Kaltern

Pinot Nero #color #thefirst #pinotnoir #blauburgunder #pinotnero #kellereikaltern #cantinakaltern #südtirol #altoadige #vintage2017 #kaltern #caldaro #winesfromthelake #summer #winelovers #vineyard #grapes #redwine

martedì 11 luglio 2017

Il Tonno per antonomasia e il perfetto abbinamento

⭐️⭐️ Il Tonno del Rais e l'abbinamento perfetto ⭐️⭐️

Non sono mai abbastanza buoni i tonni in scatola, ma quello di Jolanda de Colò è veramente super.
Si chiama Tonno del Rais ovvero il Tonno rosso "di corsa" pescato in Sicilia, lavorato a mano e poi messo sott’olio e sale marino.
Impressionante il colpo d’occhio non appena apri la scatola (incredibile, con l’apriscatole, quando ormai tutto è a strappo ma è meglio così per evitare schizzi di olio): il tonno è un blocco compatto, sodo, bello a vedersi, ottimo a mangiarsi. 
Altro che quelle carezze che si tagliano con un grissino.....

In abbinamento con la #Farfalla Zero Dosage di #Ballabio, un Blanc de Noir che ha sostato 40 mesi sui lieviti.

#vinievignaioli #TonnodelRais #Sicilia #TonnoRosso #JolandadeColò #ZeroDosage #Ballabio

venerdì 7 luglio 2017

Oggi sfogliando i quotidiani....

La #GazzettadelloSport e #LucaGardini ci raccontano, oggi, la #Schiava #Pfarrhof Classico Superiore (vendemmia 2016) di Kellerei Kaltern.
"Da bere magari ascoltando Vasco Rossi - Come nelle favole"

#vinievignaioli #Pfarrhof #Schiava #Kaltern #vinidellago

mercoledì 5 luglio 2017

ISWA e VILLA SANDI secondo il Gambero Rosso

Il magazine del Gambero Rosso celebra ISWA e #VillaSandi.

Otto cantina, otto famiglie e una sola parola d'ordine: fare sistema.
ISWA è un progetto innovativo nel contesto produttivo italiano, un'alleanza strategica tra cantine italiane d'eccellenza.
ALLEGRINI, ARNALDO CAPRAI, FEUDI DI SAN GREGORIO, FONTANAFREDDA, MARCHESI DE' FRESCOBALDI, PLANETA, VILLA SANDI e l'ultima arrivata MASCIARELLI, insieme nel mondo vitivinicolo, condividendo informazioni ed esperienze di 50 anni nella produzione del vino.

#vinievignaioli #VillaSandi #ISWA



lunedì 3 luglio 2017

Una grande storia italiana, una storia centenaria.

L’azienda #Ballabio nasce nel 1905 da un uomo, Angelo Ballabio, e dal suo sogno: creare uno proprio spumante classico, con fermentazione in bottiglia, di sole uve Pinot Nero, capace di confrontarsi con i migliori Champagne dell’epoca.

Parlare oggi del fondatore è ricordare un uomo raro, conosciuto ed amato come uno dei pilastri della spumantistica Oltrepadana. Eclettica figura di autodidatta del vino, volle plasmare qualcosa di tutto suo, con connotazioni tali da emergere però dall’anonima massa della piccola produzione locale ancora priva di quella identità merceologica che il consumatore rigorosamente pretende.
 
A testimonianza di ciò nel 1907 nasce la SVIC (Società Vinicola Italiana di Casteggio): portabandiera nel mondo dell’ingegno e della capacità professionale del settore enologico italiano; la direzione viene affidata a Pietro Riccadonna, affiancato proprio da Angelo Ballabio.
Questa partnership dà i frutti sperati: nel 1910 ottengono il diploma con medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Bruxelles tenuta sotto l’alto patronato del Re del Belgio, ed in breve tempo il loro prodotto varcherà anche l’oceano: nel 1912 il cartello pubblicitario “Gran Spumante SVIC” è collocato, in maniera ben visibile, accanto alla Statua della Libertà di New York.  
Un dolce sogno per tutto l’Oltrepò Pavese.
Con l’avvento della prima guerra mondiale la SVIC chiuse i battenti e i due giovani imprenditori si divisero: Angelo Ballabio a Casteggio e Pietro Riccadonna nel vicino Piemonte.
Successivamente l’esperienza di Angelo, unità all’apporto di nuove moderne conoscenze tecniche proveniente dal figlio Giovanni, che nel frattempo si era diplomato presso la scuola di Viticoltura ed Enologia Umberto I di Alba, saranno il trampolino di lancio di un’azienda che si avviava ad essere leader nel settore.
 
La fama dello spumante secco metodo champenoise dell’Az. Agricola Ballabio crebbe a tal punto che nel 1931 il principe Emanuele Filiberto, duca d’Aosta, che apprezzava le bollicine firmate Angelo Ballabio, lo nominò Provveditore delle Real Casa con autorizzazione a fregiarsi delle insegne ducali. 
L’ attestato rappresenta il fiore all’occhiello tra le onorificenze che i Ballabio andavano collezionando in campo produttivo.

Angelo passò il testimone al figlio Giovanni che sino alla morte (1975) restò, per il territorio, il “medico condotto” del vino, ma soprattutto il fondatore del primo Consorzio Volontario Tutela Vini Tipici e Pregiati Oltrepò Pavese.
Non avendo figli però, Giovanni cercò un successore a cui affidare il suo sogno e, tra i tanti pretendenti, scelse un gruppo di imprenditori della zona; tra questi fu poi la famiglia Nevelli ad acquisire l’eredità di Ballabio.

Oggi l’azienda è guidata da Filippo e Alfio Nevelli, fratelli accomunati dalla passione e dallo spirito imprenditoriale, che hanno saputo incrementare la produzione senza mai scendere a compromessi con la qualità.
In questi anni la cantina è stata trasformata in una delle realtà più all’avanguardia del territorio, in grado di produrre vini che esprimono ed esaltano le caratteristiche naturali del terroir. Vedono la luce etichette nuove, che si ispirano alla tradizione tramandata da Ballabio, su tutte il “#Farfalla”, un Metodo Classico di sole uve Pinot Nero.

#vinievignaioli #AngeloBallabio #Farfalla