venerdì 29 aprile 2016
Il Centenario di Mario Marchetti , Anteprima assoluta
L'analisi sensoriale di Pedrotti Trento Doc
#vinievignaioli
lunedì 25 aprile 2016
Abbinamento a 🌟🌟🌟🌟🌟: Riserva 111 Pas Dosè e Tonno Rosso Pinna Blu
venerdì 22 aprile 2016
Tonno Pinna Blu o Blue Fin
Questa specie è diffusa nelle acque tropicali, subtropicali e temperate dell'Oceano Atlantico, nel mar Mediterraneo e nel mar Nero meridionale. Non frequenta acque a temperature inferiori ai 10 °C.
Frequenta soprattutto le acque al largo e si avvicina alle coste solo in determinati periodi (diversi da luogo a luogo) ed in determinati punti, di solito nei pressi di isole o promontori.
A causa della pesca intensiva è a rischio di estinzione e rientra nella lista rossa di Greenpeace, che segnala le specie marine più sensibili sconsigliandone il consumo.
Ha corpo massiccio, fusiforme, con peduncolo caudale sottile, provvisto di 7-10 paia di pinnule e di una carena longitudinale. Le pinne dorsali sono due, ravvicinate, la prima abbastanza lunga ed alta nella parte anteriore, la seconda triangolare, breve e simmetrica alla pinna anale. Le pinne pettorali sono corte (nell'affine alalunga sono invece molto lunghe); le pinne ventrali sono corte. La pinna caudale è ampia e falcata. Le pinne pari e le ventrali durante il nuoto sono tenute chiuse ed alloggiate all'interno di incavature, permettendo al pesce di mantenere un profilo perfettamente idrodinamico. I denti sono piccoli ma disposti in tutta la bocca. Le scaglie sono molto piccole, ma coprono tutto il pesce.
Il colore è blu acciaio scuro sul dorso, talvolta quasi nero. Il ventre ed i fianchi sono bianco-argentei, talvolta con macchie più chiare indistinte nella parte inferiore. Le pinnule sono gialle, le altre pinne grigie, tranne la seconda dorsale che è rosso-bruna.
Si tratta di uno dei più grandi pesci del Mediterraneo: supera i 3 metri di lunghezza e si registra il record di un esemplare pesante 725 chilogrammi.
La deposizione delle uova avviene nel periodo estivo in acque leggermente più vicine alle coste rispetto a quelle frequentate negli altri periodi. Le uova sono pelagiche, così come le larve, che nei primi stadi portano alcune lunghe spine sull'opercolobranchiale. L'accrescimento è rapidissimo: ad un anno il pesce misura circa 70 cm e pesa da 3 a 5 kg. L'animale raggiunge la maturità sessuale a 2-4 anni, quando è lungo circa 1 m e pesa non meno di 15 .k
I tonni passano da una fase erratica, durante la quale si muovono in piccoli gruppi poco densi, composti di pesci della stessa taglia, per poi riunirsi, in gruppi più fitti, durante la fase gregaria, che coincide con l'inizio della stagione riproduttiva. In questo momento i tonni migrano verso le aree di riproduzione in banchi numerosi. Le migrazioni dei tonni tendono a passare dagli stessi luoghi e negli stessi periodi, consenteno quindi l'installazione di impianti fissi di pesca che prendono il nome di tonnare.
I tonni rossi vivono la maggioranza della vita nell'Atlantico settentrionale, in primavera però si riuniscono in grandi gruppi e migrano verso il Mediterraneo dove si riproducono (detti '''tonni di andata'''), in autunno tornano nell'oceano ('''tonni di ritorno'''). Durante questo viaggio non mangiano e perciò le carni dei tonni di entrata sono più grasse e gustose di quella dei tonni di uscita, per questo la pesca avviene soprattutto in tarda primavera, quando cioè è possibile catturare esemplari la cui carne ha un maggiore valore commerciale. In realtà pare però che non tutti i tonni migrino, sembra infatti che esistano anche delle popolazioni stanziali sia in Mediterraneo che in Atlantico, quelle mediterranee d'inverno tendono ad inabissarsi .
Questo pesce ha un'enorme importanza commerciale e viene insidiato con una miriade di tecniche, come la tradizionale mattanza nella tonnara, le reti da circuizione, i palamiti e la fiocina. I pescatori sportivi lo catturano a traina o a drifting (pesca con esche naturali a barca ferma).
La sua carne è molto ricercata, in special modo dai giapponesi per preparare il sashimi ed il sushi. Data la scarsità della materia prima ed il suo prezzo, solo poche aziende artigianali usano le carni del tonno rosso per la conserva sott'olio tradizionale. A volte viene sostituito con specie congeneri, come il più economico e meno pregiato tonno pinna gialla [5]. Le sue carni sono molto nutrienti (100 grammi di parte edibile contengono il 23,3% di proteine e il 4,9% di grassi[6]). La parte più pregiata è la cosiddetta ventresca, prodotta con la regione attorno alla cavità addominale del pesce.
giovedì 21 aprile 2016
FINE JdC "DAVID HERVÉ SELEZIONE NOIR"
Il grande classico del bacino di Marennes Oléron. La Fine cresce in mare per 3 anni. Poi viene affinata nelle claires per il tempo necessario alla caratterizzazione del frutto e del gusto.
Infine vengono selezionate le migliori per Jolanda de Colò. La conchiglia è ben formata, il frutto è poco polposo ma di ottima consistenza, sapido ma con equilibrio, persitenza lievemente vegetale.
Calibro 1-2-3-4. Indice di riempimento: 14-18%.
SPECIALE JdC "DAVID HERVÉ SELEZIONE NOIR"
'Dalla bassa densità nelle claires nasce la Speciale. Prodotto affinato con meno di 10 ostriche per m2 per donare il nutrimento necessario e raggiungere il calibro desiderato.
Solo le migliori ostriche vengono selezionate per Jolanda de Colò. La conchiglia è spessa, la polpa è generosa, croccante, con un gusto vegetale e dolce alla fine.
Calibro 1-2-3-4. Indice di riempimento: 14-18%.
SELECTION JdC "DAVID HERVÉ SELEZIONE NOIR"
La Selection rappresenta il massimo dell’ostricoltura europea e viene selezionata con parametri rigidissimi, trasferita nei parchi in mare e poi nelle claires per essere lavorata a bassissima densità e per ricevere il massimo nutrimento.
Solo gli esemplari più belli vengono selezionati per Jolanda de Colò. La conchiglia è eccezionalmente dura e spessa, la madreperla all’interno è pressochè perfetta, il frutto è carnosissimo e sprigiona dolcezza, vegetalità e note persistenti di frutta secca.
Calibro 1-2-3-4. Indice di riempimento: vicino al 18%.
POUSSE EN CLAIRE, IL MASSIMO DELL'OSTRICULTURA by DAVID HERVÈ
Prodotto plurimedagliato a Parigi nella sua categoria.
È il prodotto top di gamma del consorzio Marennes Oleron ed ha ottenuto anche il mar- chio “Label Rouge”. A differenza degli altri prodotti, quest’ostrica viene coltivata nelle claires e lavorata ad una densità inferiore alle 2 ostriche per m2.
Il risultato è una conchiglia perfetta, una carnosità fuori dal comune ed un gusto dolce, persitente e con piacevolissime note di nocciola.
Calibro: 2-3. Indice di riempimento: vicino al 18%.
lunedì 18 aprile 2016
La Riserva Cru di Damilano
Cannubi, il Cru delle Langhe per antonomasia
UN'ESCLUSIVA VINI&VIGNAIOLI PER PU
#vinievignaioli #damilano #cannubi
L'Ortice di Paolo
sabato 16 aprile 2016
Gabriele Pagliari
#vinievignaioli #selezioni2016